top of page
20191009_090627.jpg

Sai come si costruiscono i mattoni?

La storia di un viaggio che mi ha insegnato molto e mi ha aiutato a conoscere il significato e l'importanza di aiutare gli altri

Oggi voglio raccontarti una storia: sai come si costruiscono i MATTONI?

Terra e acqua mischiati insieme, modellata e messa in stampi a forma di mattone, ribaltata sul terreno resta compatta e della forma dello stampo, poi ci pensa il sole a "cuocerli".

Un po come quando eravamo bambini, al mare, facevamo i CASTELLI DI SABBIA, lo stesso gioco.

Invece qui la forma non è quella del castello e il "GIOCO" dura tutta la giornata, tutti i giorni.

Questa è la storia di migliaia di bambini, migliaia di famiglie che vengono prese e portare in alcune zone dell'india, comandate da un padrone per fare mattoni, 8 mesi all'anno, per una paga minima e una baracca per dormire.

Nessuna scuola per i bambini, l'istruzione non serve, andare a scuola è inutile, non serve studiare per fare mattoni.

Il cibo è poco e di bassa qualità.

20191010_090426_edited.jpg
20191009_074220_edited.jpg

Dal centro Don Bosco Pahasaur (Jhajjar) il PULMINO GIALLO parte alle 8.30.

Raccogliamo il maggior numero di bambini, nessun obbligo!

Non basta quasi mai un giro, a volte ne servono 2 o 3, alcuni giorni sono più di 300, altri meno di un centinaio, oggi eravamo 123.

123, tra i pochi anni e la decina, 123 bambini curiosi, impauriti e stanchi, deboli ma forti, veri, con una voglia di vivere gigante.

Ognuno nelle loro classi, un minimo di istruzione, poi tutti fuori a giocare.

Suona la campanella (un mestolo battuto su una padella): è l'ora del pranzo!

Un piatto a testa e due file ordinate aspettano, riso con un po di zuppa di verdure, dice il menù.

Le mani come cucchiai e il cibo che sparisce in un secondo, il tempo di sciacquare il piatto e riconsegnarlo alla maestra per poi tornare a giocare ancora per un oretta, alle 15 si torna sul pulmino giallo, è ora di tornare a "CASA".

20191009_131131.jpg
20191010_092522.jpg

123 sorrisi, 123 anime, 123 piatti di riso e verdura, 123 studenti, 123 guerrieri, 123 maghi, 246 mani che costruiscono castelli di sabbia, 246 occhi che forse sognano un giorno di abitarli quei castelli, castelli così forti che non cadono con un pò di vento, non sarà la pioggia a buttarli giù e neppure il sole a distruggerli.

Ma se il loro padrone un giorno dovesse chiamare ed avere bisogno di loro, allora tutto finisce, e quei castelli di sabbia tornano a essere MATTONI.

Quello che avete appena letto è il riassunto di ciò che succede quotidianamente in India, come in tanti altri paesi del mondo, e l'esperienza vissuta nel 2019 presso il don bosco Centre di pahasaur diretto da Don Matteo.

Come sono arrivato al centro e a Don Matteo è lunga da raccontare ed è una storia che ha più di vent'anni.

Ma senza dilungarmi troppo sul passato, ho pensato di condividere questa storia perchè mi sento "fortunato" di aver conosciuto questa realtà e vorrei coinvolgere anche voi riportandovi la mia esperienza.

Non so se fortunato è la parola giusta, vedere bambini e famiglie che vivono in baracche, in condizioni disumane, con scarsità di cibo e acqua potabile, in situazione di povertà piu assoluta non è mai facile da accettare.

Ma dall'altra parte vedere realtà che credono nella carità e nella compassione, non per fama o successo, neanche per avere un ritorno economico, ma per amore verso il prossimo, che attraverso la condivisione aiutano la povertà e nel fare demoliscono i muri dell'indifferenza.

E allora da questo punto di vista mi sento fortunato, di aver conosciuto Don Matteo, di essere stato qualche giorno con i ragazzi del centro, di aver condiviso con me la loro routine, di essermi sentito una parte di un progetto molto piu grande che crede e spera in un mondo migliore, piu giusto ed equo per tutti.

Sono ormai passati degli anni, ma il pensiero torna spesso a quelle giornate nell'ottobre del 2019, e finalmente oggi questo pensiero si trasforma in un progetto, o meglio un impegno: tornare entro fine 2023 con un aiuto concreto.

Trovare il modo per aiutare veramente non è mai facile, ma questa è anche una promessa, che faccio a te che stai leggendo, a Don Matteo del centro e a tutti i ragazzi che ho incontrato, ci vediamo presto per continuare insieme a credere e a costruire un mondo migliore.

Restiamo in contatto!
Ti terrò al corrente del progetto

20191009_165400.jpg
bottom of page